venerdì 5 novembre 2021

LO IUS NATURALIS, L'ENCICLICA "FRATELLI TUTTI", I BENI COMUNI E LA PROPRIETA' PRIVATA

 SE, COME HO RIPETUTO DIVERSE VOLTE, LA PROPRIETA' PRIVATA ASSUME UN CARATTERE INDIVIDUALISTICO, NEL SENSO DI GARANTIRE UN GODIMENTO DELL'INDIVIDUO NEI CONFRONTI DEGLI ALTRI, EBBENE LA STESSA PROPRIETA' PRIVATA SEMBREREBBE ESSERE FUNZIONALE A QUESTO SCOPO  SE E NELLA MISURA IN CUI NON VENISSE RESA TRAMANDABILE PER SUCCESSIONE E SE , SOPRATUTTO, NE VENISSE LIMITATA L'AMPIEZZA A "RAGIONEVOLI  QUANTITA' TALI DA GARANTIRE UN PIU' CHE DIGNITOSO ED AUTONOMO TENORE DI VITA " AL SUO TITOLARE (CITTADINO, INDIVIDUO, ESSERE UMANO,  DA ULTIMO "PROPRIETARIO PRIVATO").

SECONDO IL MIO SCHEMA DI PENSIERO TUTTAVIA IL DIRITTO NATURALE, IUS NATURALIS,  COME  ANCHE  SPIEGA ROUSSEAU ,  E'  QUEL DIRITTO CHE PREESISTE E CHE GARANTISCE CHE  LA TERRA  NON E' DI NESSUNO, ED  I  FRUTTI DI ESSA SONO DI TUTTI. QUESTA VISIONE CIOE'  METTE IN LUCE COME  TUTTO  E' DI TUTTI.   ROUSSEAU SI DIFFERENZIA DA LOCKE IN QUANTO  IL PRIMO  DEFINISCE LA PROPRIETA' COME L'ORIGINE DEI MALI, MENTRE  LOCKE LA ESALTA COME PROSECUZIONE POSITIVA DI UN DIRITTO NATURALE DELL'INDIVIDUO.

NELL'ENCICLICA DEL PAPA  BERGOGLIO  ,  FRATELLI TUTTI,  SI FA RIFERIMENTO ALL'UTILITA' COMUNE DEI BENI DI TUTTI , IN UN CERTO SENSO SI  APRE UNO SPIRAGLIO NELLA DIREZIONE DI CIO' CHE  ROUSSEAU DICEVA ? FORSE SI. ANDIAMO A VEDERE COSA  SCRIVE PAPA FRANCESCO:  (118)  "118. Il mondo esiste per tutti, perché tutti noi esseri umani nasciamo su questa terra con la stessa dignità. Le differenze di colore, religione, capacità, luogo di origine, luogo di residenza e tante altre non si possono anteporre o utilizzare per giustificare i privilegi di alcuni a scapito dei diritti di tutti. Di conseguenza, come comunità siamo tenuti a garantire che ogni persona viva" E ANCORA, AL PASSO N. 120 :  «Dio ha dato la terra a tutto il genere umano, perché essa sostenti tutti i suoi membri, senza escludere né privilegiare nessuno».[94] In questa linea ricordo che «la tradizione cristiana non ha mai riconosciuto come assoluto o intoccabile il diritto alla proprietà privata, e ha messo in risalto la funzione sociale di qualunque forma di proprietà privata».[95] Il principio dell’uso comune dei beni creati per tutti è il «primo principio di tutto l’ordinamento etico-sociale»,[96] è un diritto naturale, originario e prioritario.[97] Tutti gli altri diritti sui beni necessari alla realizzazione integrale delle persone, inclusi quello della proprietà privata e qualunque altro, «non devono quindi intralciare, bensì, al contrario, facilitarne la realizzazione», come affermava San Paolo VI.[98] Il diritto alla proprietà privata si può considerare solo come un diritto naturale secondario e derivato dal principio della destinazione universale dei beni creati, e ciò ha conseguenze molto concrete, che devono riflettersi sul funzionamento della società. Accade però frequentemente che i diritti secondari si pongono al di sopra di quelli prioritari e originari, privandoli di rilevanza pratica."

BELLE ENUNCIAZIONI DI PRINCIPIO, A CUI SPERO  SEGUA UNA CONDOTTA COERENTE.


 STEFANO PACINI