Ho visto il film "Le 120 giornate di Sodoma" di P.P.Pasolini.
Un film ben fatto, un film che suscita a volte disgusto a volte attrazione a volte stupore a volte riflessioni e spesso tristezza.
Un film che illustra gli abissi che è capace di raggiungere la mente ed il cuore di un essere umano, maschile o femminile che sia.
Poi arriva la frase celebre : "l'anarchia del potere". Ma il sottoscritto sostituirebbe quella frase con la seguente : "L'impunità del potere", in quanto il termine anarchia cozza col termine di potere e quindi una frase del genere , sebbene sia chiaro cio' che vorrebbe esporre, è fuorviante. L'anarchia combatte , annichilendolo, il potere, ogni forma di potere. Pertanto non si potrebbe avere un centro di potere (che presuppone una gerarchia, chi sta in alto e comanda esercitando potere su altri, comandati e succubi del potere) in un mondo che realizza l'anarchia. L'anarchia è assenza , ribadisco, di qualsiasi potere. Il film illustra piuttosto dei potenti (dello stato e della chiesa) che usano al massimo il loro potere per esercitarlo nelle forme piu' bieche e capricciose, al solo fine di dominare e umiliare i sottomessi a quel potere. Ecco che trattasi di 1. irresponsabilità di chi esercita potere 2. abuso di potere 3. impunità di chi esercita un potere. Ma non certo di anarchia del potere.